Scalabrini Fathers
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martedì 8 maggio 2012 14:49:00

 dia da Madeira.

 

La messa portoghese dei ragazzi di sabato sera 5 maggio aveva al primo banco, al posto d’onore, dei personaggi insoliti. Era infatti l’inizio del “Dia da Madeira”, festa annuale di due giorni della grande comunità madeirense, che frequenta la chiesa italiana di Brixton Road. Così, non è da tutti i giorni avere l’Ambasciatore del Portogallo, Dr. João de Vallera, il Console e altre tre Rapresentanze del governo portoghese tutti insieme in prima fila...  Anche se il personaggio portoghese di maggior spicco, ben illuminato, stava in piedi accanto all’altare: Nossa Senhora de Fatima.

 Tutto ciò sembrava non solo sottolineare la cultura e la fede di un popolo, ma bensì le due culture, ben differenti e non contrapposte, in questi stessi ragazzi dalle radici portoghesi e dal futuro inglese.  Seguiva una cena ufficiale con contorno di musiche, ritmi e danze  dal sapore dell’Atlantico, così familiari a questo popolo, per tutta la notte. Domenica 7 maggio, dopo la messa presieduta dal missionario Francesco Buttazzo – talento musicale leccese che si trasforma per incanto in altre culture - la nostra parrocchia italiana diventa un porto di mare per la gente di Madeira. È attualmente presente con 300mila emigranti nel Regno Unito, con cui, per una rara simpatia tra popoli di mare, coltiva un’amicizia antica.

Musica, danze, vino “madeira” e gruppi folcloristici di provenienze diverse anche da fuori Londra animano tutto il pomeriggio. Il fumo dei barbecue profuma l’aria mentre le rappresentanze governative distribuiscono premi e riconoscenze ai vari gruppi. Gli italiani dopo la loro messa delle 11.30 sciamano piacevolmente in questa folla in festa che fa parte della stessa parrocchia. Nella grande hall sventolano le bandiere di ogni paese madeirense, mentre alle pareti sorridono i quadri delle regioni italiane. Ancora una volta, il futuro si scrive: “intercultura”.

 I nostri italiani ne apprezzano semplicità, specialità e  “gosto da festa”, come dice qualcuno di loro. La gioia di stare insieme al popolo madeirense piace immensamente, già abituato a ritrovarsi continuamente nella loro isola, di villaggio in villaggio all’occasione dei rispettivi santi patroni. In questa società inglese dove non risparmiano laboriosità, fedeltà e attaccamento questi sono veri momenti di magia. Dove ripetere come gli inglesi: “Home sweet home!” Sì, ma questa è Madeira. Un’isola indimenticabile.